Tempio

Il tempio di Villar Pellice, che sorge sul sito dell’antica chiesa cattolica del luogo, subì numerose distruzioni e ricostruzioni nel corso dei secoli sino al 1706, quando, grazie alla beneficenza del marchese francese e ugonotto Pierre de Belcastel, fu eretto l’edificio attuale. La conformazione architettonica del tempio fu argomento di discussione interna alla comunità: tra le indicazioni fornite ai capomastri vi fu anche quella di progettare il campanile cuspidato, “a piramide”, che oggi costituisce un unicum nelle Valli valdesi.

L’edificio, a pianta longitudinale, è suddiviso in tre navate. La navata principale – maggiore in altezza – è coperta con una volta a semibotte priva di decorazioni e termina, nella zona absidale, con una nicchia semicircolare al centro della parete di fondo e incorniciata dalla scritta “Predichiamo Cristo Crocifisso” in lettere capitali. Lo spazio è illuminato da sette finestre delle quali quattro sulla parete est e tre su quella ovest e da un rosone in controfacciata.

All’esterno il tempio presenta lo stile sobrio tipico delle chiese valdesi.

L’ingresso è incorniciato da un portale costituito da due semicolonne di colore grigio che sostengono la trabeazione ed un timpano triangolare. Sul fregio del portale è riportato il testo del Salmo 95: “Venite adoriamo il Signore” in lettere capitali. Sul lato ovest del tempio si erge la torre campanaria costruita contestualmente all’edificio.

Nel tempio sono presenti arredi risalenti a epoche anche molto distanti tra loro: il portone e la sua chiave, ad esempio, sono quelli originali di inizio Settecento, mentre i lampadari in ferro battuto

furono donati dalla Chiesa valdese di Milano nel secondo dopoguerra, in seguito alla demolizione dell’ex-chiesa romanica di San Giovanni in Conca.

Nel 2006, in occasione del terzo centenario della costruzione del tempio, è stato realizzato un breve opuscolo con le tappe salienti della vita dell’edificio.