La lettera dei nuovi membri di chiesa

Presentazione, confessione e impegno dei nuovi membri di chiesa

Siamo Jenny, Michele, Arianna, Chiara, Marie, Josephine, Nicole e Alexandra.

La scuola domenicale è stata un divertimento, da lì ho cominciato a capire e imparare ciò che è scritto nella Bibbia, ad ascoltare la Parola di Dio e il suo messaggio.

Fino ad un certo punto ho dato per scontato che Dio esistesse e ascoltasse le nostre preghiere, in seguito sono sorte molte domande tra cui proprio la presenza o l’assenza di Dio, o quale ruolo Dio abbia nella mia vita. Non penso arriverò mai ad una risposta definitiva; ad oggi ammetto di avere incertezze e dubbi, ma sento che c’è qualcosa in cui credo e mi sono legata a Dio e alla sua Parola.

Mi piace pensare di non essere sola, anche quando invece mi ci sento. Dio è quel luogo in cui sentirsi amati e rispettati nonostante tutto: nonostante gli sbagli, le decisioni prese, alcune anche troppo in fretta. Dio è pace ed è sempre con noi, anche se a volte non riusciamo a percepirlo.

Ho seguito questi anni con molto interesse e con voglia di imparare; questo percorso ha arricchito la mia fede. Nei momenti difficili della mia vita, ho sempre saputo che Dio mi dava la forza di voltare pagina e continuare il mio cammino; gli insegnamenti che ho ricevuto durante il periodo della Scuola domenicale, del precatechismo e del catechismo, mi hanno dato fiducia e speranza. Credo che le cose che ho imparato potranno essermi utili anche in futuro.

Dio lo vedo un po’ come un nonno che guarda i suoi nipoti seduto su una sedia a dondolo; sicuramente ha la pazienza di un nonno perché ascoltare sempre e solo gente che gli chiede favori non dev’essere facile! Con Lui ci litigo perché non sempre ci capiamo, ma la cosa importante è che non ho mai perso la fiducia in Lui e spero che Lui non l’abbia fatto con me, perché al di là dei battibecchi che ci possono essere stati o che ci saranno, io so che Lui sarà sempre disposto ad ascoltarmi. E io non ho bisogno di qualcuno che risolva i problemi al posto mio, ma appunto di qualcuno che mi ascolti come in pochi sanno fare.

Voglio credere che ci sia qualcuno al di sopra di noi che ci protegge e ci accetta indistintamente dalle nostre azioni o scelte di vita. Sapere che ci possa essere qualcuno che ci ama incondizionatamente mi fa sentire più sicura e protetta e penso che come Lui ci ama noi possiamo restituire quel sentimento.

Voglio credere che quel qualcuno è il Dio che la nostra comunità ha imparato a conoscere ed apprezzare, quel Dio a cui anche io mi sono avvicinata attraverso i passi della Bibbia.

Ad un certo punto ho capito che era necessario guardare le cose sotto un’altra prospettiva: a chi crede non interessa tanto cosa c’è scritto su un foglio di carta, ma la speranza che quelle parole gli danno, perché credere è la speranza che dà ad ognuno di noi la motivazione che un domani c’è sempre, anche quando non sembra. Credere è fidarsi della vita e di ciò che ha in serbo per noi, bello o brutto che sia.

Vorrei imparare ancora moltissime cose su Dio e credo che la Chiesa valdese abbia una storia fantastica e vorrei scoprirla più a fondo e più appassionatamente.

Ho capito che senza domande non possiamo pretendere di sapere le risposte e io spero di non smettere mai di farmi domande.

Chiedo di ricevere il battesimo o di confermare il battesimo ricevuto da piccola, per entrare a far parte della comunità cristiana e valdese, così da poter condividere il mio credo con tante altre persone. Così da poter continuare a mantenermi in contatto con ciò in cui credo e continuare a pormi delle domande e a riflettere su ciò che Dio ci comunica.

Sono felice e ringrazio di avere l’opportunità di prendere questa decisione.

Non sono la prima e non sarò l’ultima che si presenta qui con tante domande e vorrei conoscere le risposte che si sono dati i miei predecessori e vorrei un giorno dare il mio contributo ai futuri membri di chiesa.

Chiedo di diventare membro di chiesa così da poter contribuire al bene mio e della chiesa. Questa chiesa che mi ha accolta e accompagnata durante la crescita, questa comunità che ha un posto così importante nella mia vita. Qualche volta mi coinvolgono in alcune attività (preparare l’albero per la festa di Natale, fare le caldarroste per i bambini…) sono cose che mi piacciono e credo che anche queste piccole cose servano a tenere unita la comunità.

Non mi sento di esprimere tutto quello che mi passa per la testa, i dubbi e le paure. Non so con esattezza cosa farò il prossimo anno, ma dal futuro mi aspetto di continuare a sperare e a credere, ricercando nei dubbi le mie piccole verità. E di una cosa sono sicura: vorrei dare il mio contributo al meglio delle mie possibilità. Vorrei fare anche io la mia parte come membro di chiesa, per sentirmi parte di questa famiglia, ancor più di quanto già mi sento.

Jenny Aglì, Michele Baridon, Arianna Berton, Chiara Crespo, Marie Davit, Josephine Delaurenti, Nicole Janavel, Alexandra Martinat.

Culto di Pentecoste, Villar Pellice 5 giugno 2022