Esposizione temporanea a cura di Marco Fratini e Samuele Tourn Boncoeur

Intorno al 1174 un cittadino di Lione, di nome Valdo, fece una scelta che cambiò in modo decisivo la sua esistenza. Intorno a lui si raccolse un gruppo di persone che diede vita ad un movimento presto avversato dalla Chiesa e quindi costretto alla clandestinità e alla dispersione; furono chiamati “valdesi”.
 A 850 anni di distanza da quel momento, la mostra propone una riflessione sul tema delle origini valdesi attraverso le centinaia di voci che animarono un dibattito internazionale fra gli intellettuali, dal medioevo a oggi.

La prima sezione offre una ricostruzione della sfuggente figura di Valdo di Lione attraverso le testimonianze storiche certe, databili tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo.

La seconda sezione mostra le dinamiche con cui la sua figura fu soggetta all’oblio o a interpretazioni strumentali nel corso dei secoli (da parte dei cattolici, dei protestanti e dei valdesi stessi), in funzione della costruzione delle identità confessionali e delle storie nazionali in Europa e nel Nord America.