La Chiesa valdese di San Secondo è una delle ultime nate alle Valli valdesi: venne costituita ufficialmente nel 1958, al termine di un processo durato alcuni decenni e che affonda le sue radici tra fine Ottocento ed inizio Novecento.
In quei decenni i valdesi che abitano a San Secondo appartengono alla chiesa di Pinerolo o Prarostino. Non esiste un tempio in questo comune, ma c’è un luogo di ritrovo, ed è la scuola Umberto I: là si tengono culti, battesimi, matrimoni, si riuniscono la Scuola domenicale, l’Union des Mères, la Corale.
È anche vivo tra i valdesi il desiderio di avere a San Secondo un luogo di culto adeguato, ma l’idea appare prematura.
La proposta prende invece consistenza negli anni ’40, quando se ne discute prima al Sinodo, quindi ad una Conferenza Distrettuale. Negli stessi anni giunge la proposta dei figli del pastore Cardon, residenti a San Secondo, di offrire parte della loro proprietà per costruire un tempio; l’idea si concretizza nel 1955, con la firma dell’atto di donazione del terreno.
L’anno successivo viene pubblicato il “Bando di concorso per il progetto di costruzione della Chiesa Valdese in San Secondo di Pinerolo”, aperto agli ingegneri ed architetti evangelici iscritti ai rispettivi albi professionisti d’Italia.
A vincere è il progetto denominato “M.G. 8956”, ideato da un team formato dall’arch. Giovanni Klaus König, l’ing. Gianfranco Cerrina Feroni e l’ing. Claudio Messina.
Per la popolazione valdese di San Secondo la cifra da raccogliere è davvero notevole: si destinano a questo fine alcune collette particolari, tra le quali quella del XV agosto 1956 a Prarostino, quella di Natale 1956 e quella di domenica 8 dicembre 1957 in tutte le Chiese valdesi, ma è soprattutto da notare il contributo delle singole famiglie di San Secondo, segno del forte desiderio di avere una Chiesa nel loro Comune.
La posa della prima pietra avviene nel 1957, mentre l’inaugurazione del tempio si tiene domenica 28 settembre 1958, con un culto presieduto dal neo-moderatore Ermanno Rostan.