La storia

Perrero è considerato attualmente il centro della Val Germanasca. Per vari secoli non è stato così, tanto che la denominazione stessa della Valle è abbastanza recente, mentre in passato è stata chiamata Val San Martino e anche talvolta Val Balsiglia. Il centro, infatti, non era localizzato nel fondo poco soleggiato della zona, ma in quello luminoso di quella che è attualmente la poco popolata frazione di San Martino. In questa frazione abbiamole tracce del più antico luogo di culto della Diocesi di Pinerolo di cui si abbiano ruderi (1064), usato anche dai valdesi nella seconda metà del XVI secolo.

Amministrativamente il Comune di Perrero ha assorbito nel 1928 i Comuni di Maniglia, Chiabrano, Traverse, San Martino, Bovile, Faetto e Riclaretto. La motivazione iniziale, naturalmente, non fu legata allo spopolamento ma alla politica accentratrice del regime fascista.

Dal punto di vista ecclesiastico la comunità nasce come chiesa di Maniglia ed è curata insieme a quella di Massello fino al 1829. La residenza del pastore era fissata a Maniglia.

Il tempio si trovava nella borgata Serre e ha resistito fino al 1838, quando è andato in rovina. La coraggiosa decisione del Concistoro fu quella di costruire un nuovo tempio nella borgata Baissa, più soleggiata, e più centrale rispetto agli altri comuni che, oltre a Maniglia, costituivano la comunità. Il nuovo tempio fu inaugurato nel 1841. Alla metà del secolo andava aumentando la popolazione del centro di Perrero, anche per la parte valdese. Quindi si sentì ben presto l’esigenza di un nuovo locale di culto. Inizialmente il culto fu celebrato in una casa privata, ma finalmente fu possibile costruire un nuovo tempio, inaugurato nel 1866. Anche la residenze del pastore fu trasferita, non senza qualche dispiacere, nel nuovo centro.

La comunità si estese su alcune frazioni di Faetto e San Martino che in precedenza facevano parte di Villasecca.

Dal 1970 il pastore di Perrero ebbe in cura anche la chiesa di Massello e, dal 2014, quella di Villasecca.