La storia

Assai poco si sa di Massello nel Medio Evo. Il nome compare per la prima volta nel 1347, in occasione dell’acquisto di buona parte della Valle da parte dei Savoia. Il nome deriva probabilmente dalla tribù dei Magelli, stanziatisi anticamente nella pianura pinerolese e saliti forse fin sulla parte montuosa. La presenza valdese è certa a partire dalla metà del XV secolo.

Nella storia valdese Massello è legato soprattutto alle vicende del 1686 e 1689-90, quando, dopo le proibizioni del Duca di Savoia in obbedienza alla revoca in Francia dell’Editto di Nantes, la parte alta del vallone – Balsiglia e il sovrastante “Castello” – diventano un rifugio di resistenza. Il piccolo Museo di Balsiglia ricorda questi tragici momenti e soprattutto quello del 1689-90, dopo il Glorioso Rimpatrio.

Dopo l’adesione dei Valdesi alla Riforma protestante (1532) gli abitanti di Massello usarono la Chiesa cattolica, abbandonata, ma in seguito alla proibizione di tale uso, nel 1596, venne costruito un nuovo tempio poco a valle. Fu distrutto nel 1686 e ricostruito in parte dopo il Rimpatrio (1689). Il tempio venne riedificato interamente solo nel 1722. In seguito, nel 1862, fu fatto un primo restauro e un secondo nel 1886. Intorno agli anni ’20 del ’900 fu risistemato l’interno, spostando il pulpito dal lato lungo a quello corto del tempio. Un altro intervento importante avvenne nel 1981 con il rifacimento del tetto e della tinteggiatura interna.

La comunità ha fruito del ministero pastorale in comune con quella di Maniglia dal 1556 al 1829. Come chiesa autonoma ha poi avuto un proprio pastore dal 1829 al 1970. Da allora il ministero pastorale, in conseguenza dello spopolamento, è stato svolto dal pastore e dalla pastora residente a Perrero e, ultimamente, dal 2014, in comune anche con la chiesa di Villasecca.

Massello si è distinta, in particolare negli ultimi due secoli, per il numero considerevole di giovani che sono stati spinti allo studio dalle famiglie e quindi molti hanno raggiunto la laurea diventando soprattutto pastori e professori.