Storia
Secondo la tradizione, il primo tempio di San Germano, aperto nel 1557, doveva essere situato a Volavilla, località posta ai piedi del paese, in vicinanza del greto del torrente Chisone. Prime notizie certe sul tempio si hanno nel 1561 quando nell’accordo di Cavour si recita
“Sara’ permesso a quelli della Parrocchia di San Germano, della Valle, di Perusa et a quelli della Roccapiatta li quali al presente sono fuggitivi per causa della religione, d’haver un Ministro, il quale potra’ un giorno predicare nel luogo di San Germano… et l’aItro a Roccapiatta”.
Il primo tempio costruito sull’area attuale nel centro del paese fu edificato nel 1711. Nel 1890 fu ricostruito e ampliato sulla preesistente struttura danneggiata dal terremoto del 1808. Nel 1951 la facciata venne modificata eliminando quattro finte finestre e la cancellata antistante l’entrata.
Architettura
Esterno La facciata e’ scandita da quattro lesene con capitelli dorici e dal timpano e presenta un’elegante decorazione con stemma valdese: un candeliere circondato da sette stelle, incorniciato da un festone e da rami di quercia. Il portale e’ sovrastato da un frontone in pietra di Malanaggio e da un rosone circolare con cornice. Un versetto biblico sovrasta il portale e un altro sottolinea la base del timpano. Il campanile e’ di forma sobria e risale al 1899.
Interno Il tempio, a pianta rettangolare, ha su tre lati un’ampia galleria con archi a sesto ribassato sorretti da pilastri che ospita la cantoria ed un organo del 1938 restaurato dalla ditta Vegezzi-Bossi di Centallo. L’abside semicircolare, rialzata sul lato piu’ corto, racchiude una pregevole balaustra in legno ed un pulpito centrale con stemma valdese che precedentemente era situato secondo la tradizione sul lato destro.
Ai due lati del portale di ingresso sono visibili iscrizioni tombali in memoria di alcuni protestanti stranieri sepolti nel tempio preesistente.
Ogni anno, in memoria della concessione dei diritti civili e politici a Valdesi ed Ebrei nel 1848, le donne in costume tradizionale valdese animano per le strade del paese un corteo che giunge al tempio per la funzione religiosa. La sera prima, il 16 febbraio, le Valli sono illuminate da numerosi falò, accesi secondo la tradizione per gioire della libertà ritrovata.