La comunità di Pramollo entrò a far parte della chiesa valdese piuttosto tardi, mantenendosi cattolica per gran parte del XVI secolo; infatti non viene menzionata nell’ambito dell’accordo di Cavour del 1561. Secondo la tradizione, la popolazione di Pramollo aderì in blocco alla Riforma nel 1573 in seguito all’intervento del pastore di San Germano Chisone, Francesco Garino. La predicazione diede buoni frutti perché, nel giro di qualche anno, era presente una chiesa organizzata pur senza avere ancora un pastore stabile, né un tempio, inizialmente per i culti si utilizzò il tempio dei “Dormigliosi” (San Germano). La prima notizia di un tempio a Pramollo si ha nel 1599 quando il primo pastore fisso della chiesa locale, Pierre Gilles, dovette confrontarsi con due frati cappuccini entrati nel tempio durante il culto allo scopo di ricondurre gli abitanti in seno alla chiesa cattolica.
(Tratto da “Il tempio di Pramollo nella storia”, 1988, pubblicato in occasione del centenario del tempio valdese di Ruata).