«Il tempo è adesso»

Il Concistoro della Chiesa Valdese di Pomaretto, riunito in data 29 maggio 2025, premessa la comunione esistente con il popolo ebraico nel totale rifiuto e condanna di ogni forma di antisemitismo, non può in nessun modo accettare la politica bellica del governo israeliano, condivide e fa propria la mozione «Il tempo è adesso» del gruppo di evangelici italiani Dalla Parte di Abele, di seguito riportata.

Il tempo è adesso

Non c’è più tempo.

Non c’è più tempo per rimpiangere, per ricostruire i torti e le ragioni, per rinfacciare i ritardi, per rimpiangere i silenzi. Si farà dopo.

Non c’è più tempo per discutere se è genocidio o macello o sterminio o difesa.

Non c’è più tempo per spiegarsi, recriminare, trovare ragioni, giustificazioni, motivi.

Non c’è più tempo neppure per indignarsi.

Non c’è più tempo per non prendere posizione a fianco degli oppressi, delle vittime: di Abele.

Malgrado la censura, la propaganda, le ritrosie, le falsità, da 19 mesi abbiamo potuto vedere, forse non tutto, ma abbastanza per chiedere di smettere.

Abbiamo visto una “difesa” sproporzionata e perdurante.

Abbiam visto civili, donne, bambini, malati uccisi senza pietà e con ferocia, affamati e assetati sotto assedio.

Abbiamo visto medici, infermieri, giornalisti, educatori, operatori di giustizia presi di mira e falciati via a centinaia.

Abbiamo visto sganciare una quantità di bombe ed esplosivi spaventosa e ne abbiamo constatata la potenza distruttrice.

Abbiamo ascoltato con orrore i piani di deportazione e di esproprio della terra di un intero popolo.

Abbiamo visto l’occupazione avanzare incessantemente e con cattiveria nei territori occupati.

Ora bisogna solo fermarsi.

Fermarsi e fermarli.

Fermarli finché il diritto internazionale non venga rispettato, ripristinato, sanato, reso operante.

Fermare il nostro governo dall’armare Israele, dai nostri scambi commerciali, economici, militari, politici con quel paese.

Richiamare gli ambasciatori. Preparare le sanzioni. Avviare i boicottaggi.

Chiedere ai nostri rappresentanti in Europa di agire in tal senso.

Chiedere a tutti e tutte, comprese le chiese evangeliche italiane, compresi i loro organi intermedi e di rappresentanza, comprese le loro assemblee e sinodi di agire, nell’ambito dei loro poteri, chiedendo al governo italiano di assumere tutte le azioni del caso rivolte a fermare, isolare, condannare e contrastare la politica del governo israeliano nei confronti dei palestinesi e del loro diritto a vivere su quella terra.

Dopo sarà troppo tardi.

Il tempo è adesso.

                                                                                                  Dalla parte di Abele